NAMASKAR: IL SALUTO DELLO YOGI
08 September 2018
Namasté, namaste, namastèe (??????) o namaskar (???????) è un saluto originario della zona di India e Nepal e viene usato comunemente in molte regioni dell'Asia e in Australia meridionale.
Può essere utilizzato sia quando ci si incontra, sia quando ci si lascia. Viene di solito accompagnato dal gesto di congiungere le mani, unendo i palmi con le dita rivolte verso l'alto, e tenendole all'altezza del petto, del mento o della fronte, facendo al contempo un leggero inchino col capo. Nella cultura indiana, questo gesto è un mudr?, un gesto simbolico utilizzato anche nello yoga e in particolare nella ?sana Pranamasana anche detta posizione della preghiera o posizione del saluto. Namaskar è una variante usata per esprimere particolare deferenza.
La parola namasté letteralmente significa "mi inchino a te", e deriva dal sanscrito: namas(inchinarsi, salutare con reverenza) e te (a te). A questa parola è però implicitamente associata una valenza spirituale, per cui essa può forse essere tradotta in modo più completo come saluto (mi inchino a) le qualità divine che sono in te. Unita al gesto di unire le mani e chinare il capo, potrebbe essere resa con: le qualità divine che in me si inchinano alle qualità divine che sono in te, o anche, meno sinteticamente, unisco il mio corpo e la mente, concentrandomi sul mio potenziale divino, e mi inchino allo stesso potenziale che è in te. In sostanza, dunque, il significato ultimo del saluto è quello di riconoscere la sacralità sia di chi porge il saluto che di chi lo riceve
DiffusioneNamaste è una parola hindi e quindi viene utilizzata in tutte le regioni in cui si parla questa lingua o suoi dialetti. È soprattutto diffusa nelle culture buddhiste. In Thailandia viene usato il medesimo gesto, con le mani congiunte e poste davanti al naso e alla bocca, con un leggero piegamento della testa, solitamente accompagnato dalla formula "sawasdee" seguito dalla sillaba di cortesia "krap" (se chi parla è maschio) o "kah" (se chi parla è femmina). Da notare come la parola "sawasdee" abbia la stessa radice della parola sanscrita "svasti", svastica, e voglia significare in pratica "stammi bene".
In alcune zone dell'India (in particolare nelle aree dove si parla il punjabi) viene usata solo per salutare gli induisti, mentre altre formule vengono usate per salutare i musulmani. Al giorno d'oggi la parola namaste è piuttosto nota anche in occidente, ed è diventato un saluto tipico nei gruppi che apprezzano le filosofie e le religioni orientali, oppure semplicemente lo yoga. È piuttosto frequente l'uso di questo saluto, per esempio, nelle comunità legate al fenomeno della New Age. Il saluto è anche apparso come il saluto ufficiale dei membri della Dharma Initiative nella serie televisiva Lost, e un intero episodio della serie è stato intitolato proprio Namasté.
News » SALUTE E BENESSERE | Saturday 08 September 2018
Ultimi diari
- “Le città invisibili”, sempre attuali 02/02/2025 | Appunti letterari di Elisabetta Cassone
- Irena Sendler, paladina di libertà 01/02/2025 | Ricordo dei defunti
- Doneda, pittore del ‘600 lombardo 26/01/2025 | AdArte
- Pro Berot, la cascina dei sogni 02/01/2025 | Posti della memoria
- Patriarcato, serpente velenoso 20/12/2024 | Potere alle donne di Sara De Rosa
- Eros incantato 09/12/2024 | Appunti letterari di Elisabetta Cassone
Notizie in evidenza
- Casa Sanremo.Bazr, compleanno al Festival 04/02/2025 | FESTIVAL
- Nausica, musica voce dell'anima 03/02/2025 | DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE
- Scugnizzi, operetta d’autore 02/02/2025 | TEATRI E TEATRANTI
- Gaza, ricostruzione senza pace 01/02/2025 | CRONACHE DI GUERRA
- Alexander nasce con la "camicia" 31/01/2025 | CURIOSITA'
- Silvia Salemi, “23 ORE – LIMITED EDITION” 30/01/2025 | DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE